L’infanzia è spesso caratterizzata da un susseguirsi di cambiamenti fisici, cognitivi e psicologici. Tali mutamenti comportano una rottura e modificazione dei precedenti equilibri e una complessa ricerca di nuove forme più funzionali di adattamento. Questi cambiamenti potrebbero essere affrontati dai bambini con ansia e difficoltà, compromettendone il funzionamento nelle diverse aree di vita: relazionale, scolastica, familiare, etc.
Il disagio psicologico nei bambini può esprimersi a livello:
– comportamentale: con disturbi della condotta, comportamenti oppositivi e di sfida nei confronti dei genitori e degli adulti, iperattività, problemi di autocontrollo, isolamento sociale, disturbi dell’alimentazione, etc.
– emotivo: con tristezza, rabbia, chiusura, insicurezza e bassa autostima, preoccupazione per la scuola, difficoltà con il gruppo dei pari etc.

Valutazioni del funzionamento cognitivo: attraverso l’utilizzo di test standardizzati.
Valutazioni delle abilità strumentali della lettura, scrittura e calcolo: per individuare eventuali disturbi dell’apprendimento (DSA) e altre difficoltà scolastiche.
Valutazioni del funzionamento affettivo e psicologico: attraverso l’osservazione, il colloquio,il gioco col bambino, oltre a specifici strumenti di tipo proiettivo.
Valutazioni neuropsicologicche: al fine di tracciare un profilo dello sviluppo delle funzioni neurocognitive del bambino
Terapia neuropsicologica: intesa come potenziamento delle abilità neurocognitive (attenzione, linguaggio, memoria, funzioni esecutive, abilità visuo-percettive e visuo-prassiche) o delle abilità accademiche (lettura, scrittura, calcolo) che alla valutazione risultano essere carenti rispetto all’età cronologica del bambino/adolescente.
Percorsi di sostegno e tutoraggio: ad hoc, strutturati anche attraverso incontri con i docenti
Psicoterapia: È Il concetto di psicoterapia infantile racchiude in sé tutti gli interventi di cura volti a favorire il superamento delle difficoltà che ostacolano il bambino nel suo processo di crescita. . È attraverso il gioco che il bambino, insieme al terapeuta, può sperimentare nuove forme di relazione e condivisione. È uno spazio dove le emozioni possono essere accolte e dove il bambino può costruire e dotare di senso vissuti e comportamenti altrimenti ingestibili.